È necessaria una diagnosi per la Sindrome da Occhio Secco?
Per un trattamento efficace della Sindrome da Occhio Secco è indispensabile una diagnosi precisa e personalizzata delle cause, dal momento che possono variare anche considerevolmente in ogni singolo caso.
Oltre alla valutazione generale con biomicroscopia alla lampada a fessura digitalizzata esistono molteplici test specifici, alcuni praticati già da tempo, a cui si sono uniti negli ultimi anni altri esami ad alta tecnologia che sono ormai diventati complemento fondamentale ai test di base.
Quali sono i test per la valutazione delle lacrime?
I test per la valutazione del film lacrimale, che per la maggior parte sono consolidati da molti anni di pratica, studiano la quantità di lacrime prodotta oppure la loro qualità, entrambi fattori che determinano l’efficacia e la stabilità del film lacrimale per proteggere e lubrificare la superficie oculare.
I test quantitativi:
- Test di Schirmer basale: misura la quantità di lacrime secreta in un lasso di tempo determinato tramite l’imbibizione di una strisciolina di carta speciale posta in corrispondenza dell’angolo esterno dell’occhio. L’esame si esegue dopo l’instillazione di un collirio anestetico per evitare la lacrimazione riflessa.
- Test del Rosso Fenolo: una versione meno invasiva del test di Schirmer ma altrettanto affidabile, dove la strisciolina di carta viene sostituita da un sottile filo di cotone impregnato con il colorante rosso fenolo. Il test dura solo pochi secondi e non causa alcun disagio.
- Test del Menisco lacrimale: si esegue tramite interferometro CSO Polaris, che misura con precisione la quantità di lacrime presente tra il bordo palpebrale inferiore e la congiuntiva.I test qualitativi:
- BUT o Break Up Time: consiste nel misurare il tempo di rottura del film lacrimale non rinnovato dall’ammiccamento delle palpebre. Si esegue colorando il film lacrimale con fluorescina e osservando la formazione delle prime lacune della pellicola lacrimale sulla superficie della cornea.
- NIBUT o Non Invasive Break Up Time: si esegue con l’interferometro lacrimale CSO Polaris e misura il tempo di rottura del film lacrimale senza necessità di usare colorante.
- Test con Verde di Lissamina: sostituisce il Rosa Bengala (che necessita di previa instillazione di collirio anestetico) colorando le cellule sofferenti in modo ottimale e, non causando alcun bruciore, non necessita di instillazione di collirio anestetico.
Una analisi avanzata del film lacrimale viene effettuata con CSO Polaris, che oltre alla già citata misurazione del menisco lacrimale, consente di valutare:
qualità e la quantità dello strato lipidico del film lacrimale
- stabilità e la regolarità del film lacrimale
- regolarità della superficie della corneaAltri test fondamentali:
- TearLab: misura l’osmolarità delle lacrime ed è un test molto sensibile per rilevare anomalie specifiche della Sindrome da Occhio Secco.
- InflammaDry: consente di rilevare la presenza di un particolare enzima indice di una componente infiammatoria come causa o concausa, che andrà poi indagata in modo approfondito.
Come si può curare la Sindrome da Occhio Secco?
Solo negli ultimi anni e grazie a una diagnostica evoluta si sono classificate diverse categorie di occhio secco, legate a cause differenti. Una delle classificazioni più usate suddivide le cause in:
- scarsità di produzione delle lacrime
- eccessiva evaporazione delle lacrime
- alterata clearance delle lacrime
- patologie del margine palpebrale
- incompleta chiusura della rima palpebrale
Queste cause possono essere presenti singolarmente o insieme in diversa misura in ogni singolo caso di occhio secco.
Per questo la terapia deve essere mirata e differenziata individualmente in modo personale e quanto più possibile supportato da un accurato e completo iter diagnostico.
I trattamenti a disposizione per la terapia delle varie forme di occhio secco sono quindi molteplici, spesso combinati tra loro e vanno sempre individualizzati, comprendendo ad esempio:
- trattamento per via sistemica di patologie generali causa di occhio secco
- sostituti lacrimali a composizione differenziata a seconda del tipo di deficit lacrimale
- IRPL: trattamenti con luce pulsata ad alta intensità
- trattamenti diretti sulle ghiandole di Meibomio
- occlusione temporanea o permanente dei puntini lacrimali
- integratori alimentari, come Omega 3, Omega 6, complessi vitaminici B.
- correzioni delle abitudini alimentari
- correzione di fattori ambientali in ambito domestico e lavorativo
Per la complessità della patologia, spesso sottovalutata, e per l’ottenimento dei risultati migliori nelle differenti forme di occhio secco è quindi indispensabile l’apporto del medico oculista che accompagna il paziente in tutto il percorso.